
del movimento imprevisto.
Da un muro sopra il vuoto, dove siedi,
sbucano gli occhi di un gatto sgranati,
a non chiedere nulla. A guardare,
soltanto. Ma attenti
e come da dietro un cristallo.
Gli occhi gialli dell'altro da te,
che ti osservano muti. Rimani
quieto, come un oggetto
che è li da sempre, paziente.
Accetta di essere il niente,
e non fare paura. Anche d'altri,
anche d' altro è la vita. Mille occhi
ti seguono ogni giorno, che non vedi.
BANDIERE DI CARTA VII di Fabio Pusterla
0 Comments:
Post a Comment
<< Home